Con il termine Monti Lattari ci si riferisce ad un territorio dalle caratteristiche geo-morfologiche omogenee e decisamente differenti rispetto alle aree circostanti, situato nel settore centro-tirrenico della regione Campania. Il comprensorio si configura come un sistema montuoso peninsulare che nella sua porzione pienamente continentale, separa le aree pianeggianti del fiume Sarno a nord e del fiume Sele a sud, mentre protendendosi nel Mar Tirreno, divide il Golfo di Salerno da quello di Napoli: l’isola di Capri, posta all’estremità occidentale della stessa, da cui è separata dal braccio di mare di Bocca Piccola, ne rappresenta il limite occidentale.
L’andamento della dorsale definisce una cresta montuosa principale, molto elevata, che divide i due opposti versanti costieri sorrentino ed amalfitano, e si sviluppa irregolarmente nel senso della lunghezza. Da tale cresta dipartono in senso trasversale alla dorsale (all’incirca N-S) profondi e stretti valloni, e quindi creste montuose secondarie con versanti molto acclivi, che arrivano fino in mare, sul quale insistono un’alta falesia, spiagge di modeste dimensioni allo sbocco dei principali torrenti e piccole pocket beaches.
Sul territorio si hanno limitate aree pianeggianti, sia vallive che di origine erosionale, poste a diverse quote da episodi tettonici verticali. Tutti questi elementi formano un paesaggio elevato ed aspro, definito “a creste e valli”, caratteristico del versante meridionale della dorsale e parzialmente dell’Isola di Capri. Infatti, la parte peninsulare settentrionale, quella propriamente sorrentina che fronteggia gli apparati vulcanici flegreo e somma-vesuviano, risulta addolcita da spesse coperture tufacee createsi migliaia di anni fa a seguito di eventi eruttivi dei Campi Flegrei.
L’ossatura della dorsale è costituita da un substrato di natura calcareo-dolomitica, di età compresa dal Trias superiore al Cretacico superiore, interessati da una elevata permeabilità ed una intensa fratturazione, elementi che sono alla base dell’esteso fenomeno del carsismo. A questa si sovrappone una successione stratigrafica miocenica caratterizzata da calcareniti, arenarie ed argilliti. La formazione geologica della penisola è completata, nel corso del Quaternario, dalle coperture incoerenti di origine clastica, derivante dai processi erosionali (detritico-alluvionali), e piroclastica, originati sia dal vulcanesimo flegreo sia da quello del Somma-Vesuvio. I terreni di origine piroclastica si ritrovano in maniera consistente nella cosiddetta piana di Sorrento, ma si riscontrano, in misura minore, sull’intero territorio, anche sul versante amalfitano e sull’Isola di Capri, posizionate sulle zone meno acclivi dell’intero rilievo sia per caduta diretta che per dilavamento.