Museo Navale “Mario Maresca” (Meta)

È un museo dedicato alla storia della marineria della penisola sorrentina. Nella bella casa nel centro di Meta (vicolo 1° Santo Stefano n. 2), il fondatore Mario Maresca ha, a suo tempo, costituito una notevole collezione di documenti legati al mare. Il palazzo, acquistato dagli avi dell’attuale proprietario nella seconda metà del Settecento, conserva integro l’impianto strutturale originario, costituito da archi e volte in tufo grigio, caratteristico della penisola, con pavimenti maiolicati e ambienti arredati da mobili d’epoca. Sebbene piccolo, custodisce oggetti rari e documenti di notevole importanza, a testimonianza dell’era della navigazione a vela, un luogo che permette di conoscere un pezzo di storia sociale metese e sorrentina. La raccolta è costituita da diversi gruppi di fondi.

Il primo fondo riguarda l’arte e l’artigianato marinaro: polene, ex-voto, elementi di bordo (specchi di poppa, fregi di prua), ship portraits, strumenti nautici (sestanti, ottanti, bussole, attrezzature da calafato), portolani, carte nautiche, ecc. Un secondo fondo è formato da modelli e da elementi di progettazione navale. Va segnalata la notevole raccolta di piani velici e disegni tecnici di navi e di barche a vela. Particolarmente importanti sono i modelli navali di cantiere di bastimenti e i grandi modelli di velieri (scala 1/40) commissionati da Mario Maresca su disegni di costruzione originali a Giuseppe Esposito, un maestro d’ascia metese, il quale era stato carpentiere di bordo sugli ultimi velieri oceanici. Questi modelli furono realizzati seguendo i piani di costruzione originali del 1800 appartenenti alla collezione del museo stesso e costituiscono una insostituibile documentazione sulla storia e sull’armamento, nonché sull’attività della cantieristica navale esistente nella penisola sorrentina a cavallo degli anni Cinquanta dell’Ottocento e il primo conflitto mondiale (ad esempio il cantiere di Alimuri). L’ultimo fondo è consacrato alla vita di mare: una notevole raccolta di fotografie e di documenti (polizze di carico, corrispondenze fra comandanti e armatori, diari di bordo) a testimonianza di un’epoca che vide la penisola sorrentina all’apice del commercio marittimo italiano.

La continuità della vita del Museo è oggi assicurata da Massimo Maresca, il figlio di Mario, esperto di storia delle costruzioni navali in legno e autore di saggi su cantieri e imbarcazioni del XIX secolo. Ha edito per i tipi di Nicola Longobardi Editore il catalogo del Museo, dal titolo “Il Museo Navale Mario Maresca di Meta”, 2008. Più di recente, assieme a Biagio Passaro, ha pubblicato con l’Associazione di Studi, Ricerche e documentazione sulla Marineria della Penisola Sorrentina  un altro bel volume: “La marineria della penisola sorrentina e la cantieristica in legno da Marina d’Equa a Marina Grande”, 2011. Per arricchire la conoscenza della marineria campana, si suggerisce anche la visita del Museo della marineria torrese, gestito dalla locale sezione della Lega Navale. Il museo, inaugurato nel 2008, è situato nell’edificio delle Ferrovie dello Stato (stazione di Torre del Greco).

Claude Albore Livadie

Una sala espositiva del Museo Navale “Mario Maresca” a Meta