Antiquarium della villa romana (Minori)

L’Antiquarium di Minori, collocato al di sopra della villa marittima romana (il cui nucleo più antico risale al I sec. a.C., ma che ha restituito tracce di frequentazione fino all’epoca medievale), in pieno centro cittadino, costituisce una tappa fondamentale per la visita ed il godimento del sito archeologico stesso e per la conoscenza del territorio che sarà della Costa d’Amalfi, in epoca romana (il complesso funge anche da deposito di zona della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Salerno ed Avellino). Venne costruito nel 1951, quando l’area della villa era già stata interessata da scavi archeologici negli anni ‘1930, come struttura atta ad ospitare i reperti recuperati al suo interno.

Nei piccoli ambienti che lo costituiscono, nei quali sono collocati anche i pannelli che forniscono le necessarie informazioni storiche, trovano infatti spazio materiali provenienti dall’intero comprensorio. Nelle vetrine della prima sala, affacciata sul portico della villa, e nel corridoio che conduce alla seconda, si possono ammirare i contenitori ceramici, i manufatti in metallo e vetro e le monete di epoca romana, principalmente relativi al sito di Minori ma anche dal cosiddetto triclinio della villa romana di Amalfi o dalla villa rustica di Tramonti, mentre sulla parete di fondo è stato ricollocato un lararium proveniente da un edificio romano di Scafati. Uno spazio è dedicato alle anfore di epoca romana recuperate nei fondali prospicienti la costa e da alcuni pannelli affrescati della villa stessa. Nella seconda sala sono esposti anche materiali medievali, la cui presenza si lega alla lunga “vita” dei siti della villa di Minori e di quella di Polvica di Tramonti: relativamente a quest’ultimo luogo, si segnala inoltre, l’esposizione di alcuni frammenti fittili di epoca protostorica, che testimoniano una delle più antiche fasi di frequentazione umana conosciuta del territorio interno dei Monti Lattari.

Luca Di Bianco