In località Polvica di Tramonti è ubicato il contesto archeologico con il maggior numero di fasi di frequentazione antropica sovrapposte, anche se non continuative, dell’intero territorio della Costa d’Amalfi. Le indagini condotte negli anni 1986 e 1990-1992, dalla Soprintendenza Archeologica di Salerno, Avellino e Benevento, in seguito allo sbancamento di un terreno privato per la costruzione di una strada, portarono all’individuazione di sporadiche tracce riferibili all’età del Bronzo e al periodo orientalizzante, e di una lunga fase di occupazione dal I secolo d.C. fino al medioevo. Attualmente sono visibili resti murari pertinenti ad una villa rustica romana, non lontana dalla sede della Comunità Montana.
La più antica tra queste fasi, quella di periodo protostorico, è documentata dal rinvenimento di frammenti di ceramica di impasto con una decorazione peculiare tipica della facies culturale cosiddetta Appenninica, collocabile in una fase media dell’età del Bronzo, cronologicamente corrispondente al XVI sec a.C. circa (Albore Livadie 2007 ). La modesta quantità di tali reperti fittili ed il contesto di rinvenimento degli stessi, relativo a strati sconvolti in epoca romana, non consentono di valutare tipologia ed estensione dell’insediamento. Da sottolineare che prospezioni di superficie effettuate contestualmente agli scavi degli anni 1990, da D. Camardo, segnalarono la presenza di ceramica di impasto anche lungo il pendio prospiciente all’area interessata dagli scavi, a testimonianza di una diffusa presenza umana protostorica (Camardo 2008).
Il sito di Tramonti può essere accostato per cronologia e ubicazione geografica a quello di recente individuazione, dello Scalandrone di Scala: entrambi, infatti, hanno restituito materiali della media età del Bronzo, si collocano in aree della costiera interna, lungo naturali vie di comunicazioni in diretto contatto con zone di valico e visivamente aperte su ampie porzioni di territorio.
Il materiale ceramico proveniente da tale sito è conservato nei depositi e in parte esposto nelle vetrine della Villa Romana e Antiquarium di Minori.
Luca Di Bianco
Bibliografia
CAMARDO D. (2008). “Le presenze archeologiche dalla preistoria all’epoca classica”, in Di Martino C., Sorrentino M. C. (a cura di), Tramonti la terra operosa. Casali, pievi, uomini e poderi. Le matrici della vita rurale in Costa d’Amalfi
ALBORE LIVADIE C. (2007). “La Campania media e la Penisola sorrentina-amalfitana dall’età del Rame all’età del Ferro: alcune situazioni a confronto”, in Sorrento e la Penisola Sorrentina tra Italici, Etruschi e Greci nel contesto della Campania antica, Atti della giornata di studio in omaggio a Paola Zancani Montuoro, Sorrento, 19 maggio 2007, pp.148-175.