Campo sportivo (Agerola)

Negli anni ’70 del 1900, durante i lavori per la realizzazione degli ambienti interrati da adibire a spogliatoi del campo sportivo di Agerola (nella frazione di Bomerano), furono rinvenute alcune sepolture ad incinerazione in urna. Lo studio tipologico dei contenitori fittili che si sono conservati, ha permesso successivamente di datare il contesto all’età del Ferro (IX-VIII sec. a.C.), sottolineando come la cremazione ed il seppellimento in urna risultino pratiche poco documentate in Campania nel suddetto periodo, e permettendo di inquadrarlo come uno tra i più antichi insediamenti stabili dei Monti Lattari (tali sepolture erano verosimilmente associate ad un corrispettivo e coevo abitato, le cui tracce al momento non sono state rinvenute). Purtroppo si hanno scarsissime informazioni riguardo sia le modalità che portarono al fortuito rinvenimento (uno sbancamento effettuato con mezzo meccanico che probabilmente provocò la distruzione dei resti archeologici; parte del materiale venne immediatamente depredato), sia in riferimento ad aspetti maggiormente tecnici (è sconosciuto anche il numero delle sepolture rinvenute). Si suppone che quanto messo in luce sia solo una porzione di una più ampia necropoli, caratterizzata tra l’altro, non solo dalla presenza di vasi (alcuni dei quali utilizzati come urne), ma anche da oggetti in bronzo, quali fibule e spilloni. Nel Museo Etnoantropologico di Agerola sono conservati ed esposti sei reperti vascolari ed uno spillone in bronzo provenienti da tale contesto.

Claude Albore Livadie, Luca Di Bianco

Bibliografia

ALBORE LIVADIE C., BUDETTA T., MASCOLO V., DI BIANCO L. (2021). “Nuovi dati sul Bronzo finale della Campania: la necropoli del Campo sportivo di Agerola (San Matteo – frazione di Bomerano, Monti Lattari)”, in Oebalus. Studi sulla Campania nell’antichità, vol. 15/2020, Roma, 2021.